Alla scoperta della Finlandia
Prima di partire per il viaggio in Finlandia pochi fra di noi si conoscevano già, alcuni addirittura solo di vista.
L'idea di stare lontano dall'Italia per così tanto tempo in un luogo e con persone di cui non sapevamo quasi nulla era un po’ spaventoso: salire sull'aereo è stato il primo passo di questa esperienza. Le ore di viaggio sono state tante e lunghe ma in un modo o nell'altro, tra chiacchiere e sonnellini, siamo tutti usciti dal nostro terzo e ultimo aereo sani e salvi (tranne per alcuni bagagli, alcuni feriti e altri direttamente persi in battaglia).
Siamo stati immediatamente accolti dalle nostre ospitanti con un pasto pronto per tutti. Gli appartamenti erano carini e semplici quanto chi li curava, decorati e trattati amorevolmente. Il nostro arrivo ha un po’ distrutto questo habitat tranquillo.
Le cene e i momenti serali erano sempre trascorsi in un salottino comune, in cui ci si divertiva insieme, a volte, fino a notte tarda. A scuola invece abbiamo notato tante grandi differenze: il rapporto tra prof e alunni è confidenziale e si chiamano per nome a vicenda. Possono decidere quali corsi e lezioni seguire (anche se ce ne sono alcune obbligatorie), come disporre il loro orario e fino a che ora rimanere a scuola. Le chiavi della struttura vengono affidate agli studenti che possono utilizzare tutti gli strumenti presenti a loro disposizione. Ai ragazzi vengono forniti computer e materiale scolastico gratuito che utilizzano sempre durante le lezioni.
Ma la cosa che ci ha stupiti di più è la fiducia. Per consentire così tante libertà ad ogni studente il preside ed il corpo docenti crede profondamente nei propri ragazzi. Li responsabilizza confidando in loro. E funziona. Non accade mai nulla di male. Questo sistema che in Italia può sembrare rischioso e troppo audace qui funziona alla perfezione. Secondo noi la differenza è il senso di famiglia che qui, invece che in Italia, si ha. La scuola finlandese come priorità ha quella di creare un ambiente tranquillo in cui tutti possano, prima ancora di studiare, vivere. Nella scuola finlandese si impara la comunità, si impara un rispetto vero, così forte e tangibile perché é ottenuto dall'amore. Questo é qualcosa che noi in Italia dovremmo imparare.
Scoprire altri mondi, altri luoghi e soprattutto altre persone ci ha fatto rendere conto di quanto l'ambiente in cui viviamo abbia effetto su di noi e come conoscere nuove realtà ci faccia ragionare sulla nostra. Questa esperienza ci ha reso più dipendenti, più responsabili e ha ampliato la nostra visione della nostra realtà in Italia. Come consiglio diamo di cogliere ogni nuova esperienza che viene proposta, nonostante le paure. Per noi l’Erasmus è stato questo, e ora ci ritroviamo con un bellissimo ricordo alle spalle e nuove importanti a amicizie.





